La Porta sull’Estate

Un giorno un grande scienziato installò una porta nella piazza centrale della città. Non una porta comune, una Porta sull’Estate, che però presto si ruppe e iniziò a spedire le persone in stagioni inverosimili, come il Primautunno e l’Invernovero. Una folla inferocita inseguì lo scienziato, che riuscì a scappare su un’isola deserta dove era sempre Estate, il mare sciabordava tranquillo e gli uccelli cantavano sugli alberi…

Nel male, bene

Cadde, inesorabilmente, sbilanciato da un passo falso. Si ruppe una gamba, ma per fortuna era quella in più con la quale nascono tutti su Vega XII, e che non serve a nulla.

Paradosso

“Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita”. Scrisse queste parole su un foglietto, tornò indietro nel tempo e le regalò a Dante Alighieri, che ebbe l’idea per il suo capolavoro senza tempo.

Atterraggio d’emergenza

L’aeromobile volava tranquillo, quando d’improvviso si ritrovò in una tempesta non segnalata, formatasi come per magia. Finito fuori rotta e pesantemente danneggiato, il pilota fu costretto ad effettuare un atterraggio d’emergenza sull’altipiano di un’isola sperduta nell’oceano, dove i passeggeri scoprirono un mondo perduto nel quale si erano evolute strane forme di vita con solo due gambe, due braccia e la pelle di un disgustoso rosa pallido…

Evasione

Riuscì a scappare dalla prigione con un lancio rocambolesco da una finestra, dopo aver reciso le inferriate. Purtroppo si era dimenticato di essere su un asteroide alla deriva nello spazio vuoto…

Troppo intelligente

Stava guardando un film sul nuovissimo computer appena acquistato, un modello dotato di intelligenza artificiale. Improvvisamente la riproduzione si interruppe, poiché la macchina lo aveva già visto e si stava annoiando.

Turismo orbitale

Le nuvole si addensarono improvvisamente, e calò il buio sulla città. Nel frattempo i turisti più facoltosi si godevano la tintarella negli strati superiori dell’atmosfera.