Il pianista improvvisato

Il pianista suonava insieme all’orchestra un concerto di Mendelssohn, quando improvvisamente le sue mani iniziarono a muoversi autonomamente, componendo una melodia mai ascoltata. Dapprima direttore, musicisti e platea rimasero interdetti dall’insubordinazione, ma poi si resero conto che la musica composta dal pianista era così bella, magica, che lo lasciarono continuare, in silenzio, senza fine.

Circolo infinito

Finisco di ascoltare questo pezzo e poi mi alzo ed esco, si ripromise Carlo una mattina. Purtroppo, senza motivo apparente, il suo computer iniziò a riprodurre in continuo una parte del brano, e l’uomo non si mosse mai più.

Insofferenza

Accese il suo stereo, ma invece della musica preferita, le casse emisero un suono gracchiante. Poco dopo l’Universo implose, infastidito da quell’insopportabile rumore.

La musica di Ludovico

Ludovico era un soldato, secondo ufficiale di un’importante nave militare. Il suo sogno, però, era fare il musicista. In ogni momento libero, sotto falso nome, componeva bellissime melodie che tutti ascoltavano senza sapere chi fosse l’autore.

Pianoforte

Studiava pianoforte durante la notte, ma a volume troppo alto, così il vicino irato e assonnato irruppe in casa sua e si vendicò son un sonoro pugno, non piano, ma forte.

Nuove idee

Nel paese dei pittori nacque un bambino che voleva fare il musicista. Di nascosto dai genitori, nella sua cameretta, teneva libri di musica e un piccolo flauto.
Quando fu scoperto, lo scandalo si abbatté sulla sua famiglia, accusata di non aver osservato le tradizioni millenarie per cui ogni bimbo veniva istruito esclusivamente all’arte pittorica. Quando il bambino iniziò a suonare, però, tutti si fermarono ad ascoltarlo ammirati, e da quel giorno quel luogo divenne il paese dei pittori e musicisti. Poi, un bel dì, nacque un bimbo che voleva fare lo scienziato…

Dischi volanti

L’ometto si sporse dal balcone, e iniziò a lanciare i dischi che aveva in mano verso la strada sottostante. I passanti allarmati cercarono riparo, ma i vinili, che non volevano far del male a nessuno, sfruttarono il vento per librarsi fino al parco vicino, e posarsi gentilmente sul prato. Chi fosse quell’ometto, un ufologo o un critico scontento, nessuno lo seppe mai.

Lo xilofono

Il bimbo strimpellava così fastidiosamente il suo xilofono che lo strumento si stufò e iniziò a suonare da solo. Scoperto il trucco, il bambino crebbe e divenne un famoso musicista che estasiava il proprio pubblico con melodie all’inizio un po’ traballanti, ma poi meravigliose.

Il signore con la bombetta

L’illustre signore con la bombetta ascoltava una radio che trasmetteva musica classica. Improvvisamente un’interferenza fece cambiare stazione all’apparecchio, che iniziò a riprodurre una canzone di una boyband. L’illustre signore si spaventò, e la bombetta gli cadde dal capo, esplodendo.